Ad oggi esistono numerosi farmaci che possono aiutare nella gestione dei vari disturbi comportamentali e se giustamente dosati e calibrati possono apportare benefici sia alla persona malata, sia ai familiari.
Il lockdown, nel picco della pandemia di Covid-19, ha aperto la strada a un’altra emergenza, oltre a quella legata ai contagi: tra i più penalizzati ci sono stati i pazienti con una demenza.
Il motivo? L’incremento dei disturbi comportamentali spesso collegati alla malattia quali ansia, aggressività, apatia, disturbi del sonno ha riguardato più del 50% delle persone con demenza, e specularmente, a causa dello stress derivante dalla cura, circa un 65% di familiari si è scoperto «più vulnerabile» e «più stressato».
Strategico è sia il coinvolgimento dei pazienti o dei loro familiari nelle decisioni che riguardano la prescrizione di farmaci e sia il supporto a utilizzarli in modo corretto. In tal senso, tra professionista e paziente è indispensabile una buona comunicazione.
A tal proposito il Centro Medico Rindola ha attivato un servizio specifico, un call center, dedicato al supporto per la gestione della terapia farmacologica.
Dal lunedì al venerdì i pazienti, o i loro familiari, seguiti dalla nostra equipe, potranno contattare il professionista per un confronto sul dosaggio, sui tempi di assunzione, sugli eventuali effetti collaterali al fine di giungere ad un dosaggio ottimale e calibrato rispetto al bisogno specifico di ciascun paziente.
Per ulteriori informazioni in merito o se hai bisogno di un confronto chiama lo 0444 023924 o visita https://www.centrorindola.it/servizi/neurologia-e-neuropsichiatria-infantile/demenza-di-alzheimer