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2021-01-15

Terapia farmacologica: da oggi attivo il call center di Rindola per il monitoraggio farmacologico

Terapia farmacologica: da oggi attivo il call center di Rindola per il monitoraggio farmacologico

Ad oggi esistono numerosi farmaci che possono aiutare nella gestione dei vari disturbi comportamentali e se giustamente dosati e calibrati possono apportare benefici sia alla persona malata, sia ai familiari.

 

Il lockdown, nel picco della pandemia di Covid-19, ha aperto la strada a un’altra emergenza, oltre a quella legata ai contagi: tra i più penalizzati ci sono stati i pazienti con una demenza.

Il motivo? L’incremento dei disturbi comportamentali spesso collegati alla malattia quali ansia, aggressività, apatia, disturbi del sonno ha riguardato più del 50% delle persone con demenza, e specularmente, a causa dello stress derivante dalla cura, circa un 65% di familiari si è scoperto «più vulnerabile» e «più stressato».

 

Strategico è sia il coinvolgimento dei pazienti o dei loro familiari nelle decisioni che riguardano la prescrizione di farmaci e sia il supporto a utilizzarli in modo corretto. In tal senso, tra professionista e paziente è indispensabile una buona comunicazione.

telefono

A tal proposito il Centro Medico Rindola ha attivato un servizio specifico, un call center, dedicato al supporto per la gestione della terapia farmacologica.

Dal lunedì al venerdì i pazienti, o i loro familiari, seguiti dalla nostra equipe, potranno contattare il professionista per un confronto sul dosaggio, sui tempi di assunzione, sugli eventuali effetti collaterali al fine di giungere ad un dosaggio ottimale e calibrato rispetto al bisogno specifico di ciascun paziente.

 

 

In questi mesi difficili il Centro Medico Rindola ha, inoltre, impostato un nuovo approccio di presa in carico che parte da un colloquio specifico per l’indagine accurata dei disturbi presenti nella persona con demenza attraverso l’utilizzo di strumenti scientificamente validati, e per comprendere gli equilibri e le esigenze della famiglia.
Successivamente viene stilato un protocollo personalizzato di presa in carico che sia avvale di:

  • figura o tutor di riferimento continuo per la presa in carico, e per facilitare la relazione con la rete dei professionisti del territorio (Centro Decadimento cognitivo, Medici di Medicina Generale, Assistente sociale, Assistenza Domiciliare Integrata).
  • neurologo per la gestione della terapia farmacologica e per il successivo monitoraggio (call center)
  • psicologo per supporto, anche in modalità a distanza, per:
    • riorganizzare la quotidianità
    • analisi delle nuove dinamiche familiari causate dall’isolamento e dalla quarantena
    • per sviluppare e consolidare abilità di empowerment e care management.
    • valutazione di eventuale inserimento in uno dei nostri centri diurni appositamente dedicati alle persone con decadimento cognitivo in fase lieve e moderata

Per ulteriori informazioni in merito o se hai bisogno di un confronto chiama lo 0444 023924 o visita https://www.centrorindola.it/servizi/neurologia-e-neuropsichiatria-infantile/demenza-di-alzheimer

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