29 Marzo 2021

Nel territorio del Vicentino attualmente non sono ancora presenti servizi continuativi di stimolazione cognitiva per persone in fase iniziale/moderata di demenza integrati ad attività di supporto alla famiglia per il mantenimento dell’autonomia nella quotidianità.

Il Centro Diurno Sociale integrato di Rindola si configura come una risposta ai bisogni della famiglia con una persona con demenza senile, rappresentando una nuova opportunità per il sostegno della domiciliarità, integrandosi nella rete dei servizi del territorio.

Negli anni il  Centro Diurno Sociale integrato di Rindola è diventato un punto di riferimento importante per ritardare e, ove possibile, evitare l’istituzionalizzazione.

Altro punto caratterizzante questi tipo di servizio è la personalizzazione del sostegno alle persone affette da decadimento cognitivo che consente di tarare programmi specifici implementati in percorsi terapeutico assistenziali, volti a “garantire l’inclusione della persona affetta da demenza e la sua permanenza nella famiglia, conservando gli aspetti relazionali che il vivere in una società comporta, per un tempo più lungo possibile”, come suggerisce il documento recante “Raccomandazioni per la governance e la clinica nel settore delle demenze”, approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome nella seduta del 6 agosto 2020.

Punto focale del lavoro del Centro Diurno Sociale integrato è la diade persona malata e caregiver.

Insieme vengono accolti e presi in carico subito dopo la diagnosi per comprendere la malattia, ricevere informazioni e supporto anche per pianificare decisioni future con l’obiettivo di porre le basi per un accompagnamento lungo tutto il percorso della malattia.

Una presa in carico precoce, una forte personalizzazione e una costante revisione del piano di intervento possono consentire il contenimento del disturbo comportamentale, favorire l’attività di presa in cura del malato e quindi consentire a questi la permanenza nel proprio ambiente, con un supporto di servizi assistenziali commisurato al suo grado di disabilità.

Nell’ambito del Centro Diurno Sociale integrato vengono svolte molte attività, modulate rispetto al gruppo.

  •  Programmi di riabilitazione cognitiva sia utilizzando modalità carta matita che software specifici secondo il  Metodo Rindola©, programma che se applicato fin dalle fasi più precoci consente di ridurre la presenza e la frequenza dei disturbi comportamentali ( Progetto Intese: Covid-19 e persone con demenza, effetti sui disturbi comportamentali; A.Ferrari*, C.Cosmo*, A.Zapparoli**Treviso, 2020. 
  • Programmi di arte, che diventa un forte strumento motivazionale oltre che di stimolazione cognitiva. A tal proposito il progetto Anziani in azione: percorsi museali per persone con demenza, è stato inserito nella Mappatura di progetti culturali italiani dedicati all’invecchiamento creativo. 
  • Programmi di reminiscenza, in cui attraverso la forza dei ricordi del passato la persona con demenza trova occasione per parlare di sè sentendosi ancora protagonista della propria vita.
  • Sedute di attività motoria.

Vengono inoltre attivati percorsi per familiari che prevedono  di guidare il caregiver nella presa di coscienza della malattia del proprio caro con conseguente riconoscimento dei bisogni sia del congiunto che personali.

Recenti studi dimostrano, infatti, come un intervento che integri le esigenze del caregiver con quelle del malato abbia ripercussioni positive sia sui costi, sia sul decorso della malattia e in generale sulla qualità di vita di tutto il nucleo familiare. 

Posted in: RiabilitazioneTags: