Non ricordarsi più dove abbiamo riposto gli oggetti, ripetere più volte la stessa domanda, far fatica a recuperare le parole all’interno di un discorso, sentirsi confusi sono situazioni che spesso generano in noi la sensazione di perdita di controllo sulla nostra vita quotidiana.

Ognuno reagisce in modo diverso: c’è chi corre dal proprio medico e richiede approfondimenti, c’è chi vive le difficoltà come un proprio fallimento e cerca di gestirle da sé negandole o nascondendole, c’è chi spaventato si ritira in se stesso manifestando uno stato depressivo.

Amnesia, aprassia, anomia, disorientamento sono i primi e principali sintomi di un declino cognitivo causato da patologie neurodegenerative

come la Malattia di Alzheimer, la Demenza Vascolare, la Demenza Fronto-Temporale, la Demenza da Corpi di Lewy.

La nostra equipe è ben consapevole di quanto sia emotivamente faticoso ammettere a se stessi e agli altri le proprie difficoltà.

Il nostro primo obbiettivo è pertanto dare ascolto alle paure e offrire uno spazio non giudicante dove affrontare insieme il cambiamento.

Cos’è la demenza senile?

La demenza senile è un gruppo di malattie croniche e neurodegenerative con progressione più o meno rapida, a cui consegue la perdita dell’autonomia e dell’autosufficienza a causa del progressivo declino delle funzioni mentali come memoria, pensiero, giudizio e capacità di apprendimento, con ripercussioni a livello psicologico e sociale.

La demenza senile si manifesta essenzialmente nelle persone di età superiore ai 65 anni ed è la causa di ricovero in case di riposo per più del 50% dei casi.

Tuttavia, la demenza è una patologia neurodegenerativa e non fa parte dell’invecchiamento normale e come tale richiede l’aiuto di specialisti esperti.

In circa il 10% dei casi la malattia può insorgere prima dei 65 anni di età e viene definita “demenza ad esordio giovanile”.

Per ulteriori approfondimenti si consiglia di visitare il sito della Regione Veneto Una mappa per le demenze. https://demenze.regione.veneto.it/

Come si diagnostica?

La diagnosi di demenza senile richiede una scrupolosa valutazione clinica effettuata dal neurologo, esami ematochimici, strumentali e un colloquio specialistico neuropsicologico che si conclude con una valutazione neuropsicologica.

Le fasi del percorso diagnostico di demenza senile sono:

Inoltre per casi specifici è possibile eseguire:

Terapie per pazienti e percorsi per familiari

La demenza senile è un gruppo di malattie croniche e neurodegenerative con progressione più o meno rapida, a cui consegue la perdita dell’autonomia e dell’autosufficienza a causa del progressivo declino delle funzioni mentali come memoria, pensiero, giudizio e capacità di apprendimento, con ripercussioni a livello psicologico e sociale.

La demenza senile si manifesta essenzialmente nelle persone di età superiore ai 65 anni ed è la causa di ricovero in case di riposo per più del 50% dei casi.

Tuttavia, la demenza è una patologia neurodegenerativa e non fa parte dell’invecchiamento normale e come tale richiede l’aiuto di specialisti esperti.

In circa il 10% dei casi la malattia può insorgere prima dei 65 anni di età e viene definita “demenza ad esordio giovanile”.

Terapia Farmacologica:

I farmaci attualmente approvati e commercializzati in Italia con indicazione al trattamento della malattia di Alzheimer sono quattro.

Tre molecole appartengono alla classe degli inibitori dell’acetilcolinesterasi: Donepezil, Rivastigmina e Galantamina.

Nei casi di disturbi comportamentali molto gravi si può ricorrere agli antipsicotici, raccomandati solo per ridurre sintomi di natura psicotica che non hanno risposto a trattamenti psicosociali e che rappresentano per gravità delle manifestazioni un rischio significativo per il paziente.

Infine l’introduzione di particolari stili di vita e regimi dietetici hanno dimostrato avere effetti positivi sull’invecchiamento e in particolare sul declino cognitivo correlato all’età.

Una dieta ricca in gruppi di nutrienti specifici (pesce, frutta, vegetali), che genericamente viene definita “dieta Mediterranea”, può ridurre l’incidenza e la prevalenza di una serie di patologie come la demenza, le malattie cardiovascolari, il diabete e le neoplasie.

Terapia di riabilitazione cognitiva:

Consiste nell’impiego di tecniche utili a rallentare il declino cognitivo e funzionale, controllare i disturbi del comportamento e compensare le disabilità causate dalla malattia.

Presso gli ambulatori del Centro Medico Rindola troverete: