
21 Marzo 2023
Da oggi un nuovo servizio presso il CMP Rindola.
Complimenti alla Dott.ssa Cazzari e alla Dott.ssa Brea per aver conseguito l’attestato di Istruttore di MIndfulness.
La pratica della Mindfulness ruota attorno a due concetti fondamentali:
quello di consapevolezza e quello di concentrazione.
La consapevolezza non è altro che la capacità di agire quanto più possibile in modo intenzionale, dirigendo uno sguardo puntuale ma non giudicante a ogni cosa si faccia, si dica, si pensi.
La concentrazione è lo sforzo positivo della mente che si allena per dirigere l’attenzione verso il suo oggetto in maniera pura, senza l’interferenza del pensiero che risente dell’esperienza passata o delle proiezioni sul futuro.
Secondo la definizione di Jon Kabat-Zinn, scienziato e teorico del protocollo MBSR, Mindfulness significa “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante” (1994, p. 63).
La Mindfulness è, dunque, una disciplina che insegna a coltivare l’attenzione in modo saggio, salutare e pulito.
La mindfulness apre alla ricchezza del momento presente, alla pienezza dell’esperienza e a degli insight che portano ad una più profonda e intuitiva conoscenza della realtà e del modo di funzionare della mente stessa.
Ma la pienezza dell’esperienza comprende necessariamente anche il suo lato “negativo”: il disagio, la sofferenza, il dolore.
E qui si gioca uno degli aspetti più interessanti di questo approccio.
Chiede e insegna a non respingere e a non negare questa dimensione ma ad accettarla, accoglierla e farne motivo di crescita e persino di creatività.
Se il lato negativo della vita non possiamo evitarlo, la mindfulness ci offre una possibilità di entrare in relazione più diretta con il disagio e la sofferenza, imparare a rivolgere piena attenzione, e trovare, quando possibile, soluzioni efficaci per gestire o risolvere le cause di sofferenza.
A volte anche attingendo a intuizione creative.
Le ultime ricerche suggeriscono come la mindfulness promuova cambiamenti funzionali nel cervello mediante la neuro plasticità.
Questi percorsi di integrazione possono giocare un ruolo cruciale per il benessere.