Ogni persona ha bisogno di sentirsi una persona di valore.

Dalla propria autovalutazione dipende la qualità del proprio impegno nella realizzazione di sé e delle proprie relazioni affettive. 

Talvolta le nostre autoanalisi sono disturbate da pensieri che inficiano la considerazione di sé come le astrazioni selettive per cui un piccolo particolare negativo viene vissuto come rappresentativo del proprio essere, o il pensiero dicotomico per cui non esistono le sfumature e la contestualizzazione del proprio agire, bensì una valutazione del tipo bianco o nero, buono o cattivo.

Quante volte, vi siete abbandonati a pensieri come “non ho il tempo per finire questo lavoro”, “non ho le competenze”, “non so farlo” ecc?

Ansia e autostima sono strettamente connesse, in quanto l’una è capace di alimentare l’altra e viceversa.

Le persone che sperimentano una bassa autostima:

  • si sentono spesso insicure e manifestano diverse paure legate soprattutto alla propria percezione di inadeguatezza e incapacità;
  • sperimentano maggior incertezza e difficoltà a staccare dalla situazione problematica per cercare una soluzione;
  • vivono la sensazione di perdere il controllo dei propri stati d’animo sentendosi spesso mancare le forze e la determinazione per raggiungere i propri obiettivi;
  • evitano o faticano molto a scegliere, decidere e agire per un eccessivo timore di sbagliare. L’autostima infatti, influenza l’autoefficacia, cioè la consapevolezza di poter raggiungere obiettivi, influenza il tono dell’umore, le relazioni affettive, il successo nella vita e le scelte di ogni tipo;

Acquisire autostima e avere una sicurezza in se stessi significa percepirsi e rapportarsi a se stessi in modo realistico e positivo, rilevando i punti forti e quelli deboli, amplificando ciò che è positivo e migliorando quello che invece non lo è.

Una persona con una sana autostima non è infatti perfetta, ma sa come valorizzare le proprie abilità e capacità e come tenere sotto controllo “i difetti” e le parti del proprio carattere meno amate; essere in grado di ammettere che c’è qualcosa che non va quando le circostanze lo richiedono.

Autostima significa anche tollerare la frustrazione di avere qualche insuccesso o di commettere qualche errore analizzandone le cause in modo oggettivo senza sprofondare nella sensazione che “tutto vada in pezzi”.

È importante specificare che l’autostima è un fattore dinamico, che evolve nel tempo e subisce variazioni anche notevoli nel corso della vita.

Una mancanza di autostima non è una condizione permanente.

Presso il Centro Medico Rindola è possibile scegliere tra:

  • un percorso psicologico, più breve, il cui fine è quello di fornire alla persona un aiuto concreto affinché risolva o impari a gestire le proprie difficoltà autonomamente, grazie alla proprie risorse personali.

Per coloro che hanno bisogno di un sostegno per far fronte a nuove sfide, superare le difficoltà ed affrontare delle prove quotidiane che mettono a rischio la percezione di sé è previsto un percorso di sostegno psicologico della durata di 8 sedute.

Si accompagna la persona ad adottare un atteggiamento positivo prestando attenzione ai propri bisogni e ai propri obiettivi a breve e lunga scadenza.

Vengono fatte emergere le emozioni legate agli eventi quotidiani e si accompagna la persona a mettere in discussione i pensieri ad esse collegati qualora risultino un ostacolo al raggiungimento del benessere personale.

La persona impara così a fronteggiare gli eventi della vita con consapevolezza delle proprie capacità e accettazione incondizionata delle proprie caratteristiche.

  • un percorso di psicoterapia, più lungo nei casi in cui i bisogni, le motivazioni, le sensazioni, i pensieri e le percezioni sono diventati disfunzionali e influiscono pesantemente sulla loro vita.

Lavorare sull’autostima in psicoterapia significa lavorare sulle proprie percezioni; si tratta di imparare a conoscersi meglio, analizzando il proprio mondo interiore in tutta la sua complessità, focalizzando l’attenzione non solo sugli aspetti negativi, ma anche e soprattutto su quelli positivi.

Significa prestare attenzione alle proprie emozioni, imparando ad accettare, riconoscere ed entrare in contatto anche con quelle negative:

solo così si riusciranno a sperimentare emozioni maggiormente sane e che ci possono sostenere nei momenti di difficoltà.