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I bambini producono le prime parole ad un’età molto variabile che in media può essere fissata tra gli 11 e i 13 mesi.
Ci sono però dei bambini che iniziano a sviluppare il linguaggio tra i 24 e i 36 mesi e vengono definiti bambini “parlatori tardivi”.
Sono bambini che producono poche parole (vocabolario inferiore alle 50parole) e non associate tra di loro per esprimere richieste e bisogni.
I “parlatori tardivi”, o late talkers, sono quei bambini che da un punto di vista diagnostico non presentano deficit nelle aree uditiva, cognitiva e relazionale, ma sviluppano il linguaggio in un momento in cui la maggior parte dei loro coetanei è già in grado di utilizzarlo come uno strumento privilegiato per comunicare con gli altri.
Spesso la difficoltà dei genitori sta nel capire quando la situazione è tale da dover richiedere interventi specifici,
come aiutare il proprio bambino a comunicare con gli altri e come sostenerlo creando un contesto comunicativo favorevole allo sviluppo del linguaggio.
Il trattamento elettivo in questi casi pone al centro il genitore perché possa diventare agente attivo del cambiamento del proprio bambino.
Tramite l’acquisizione di tecniche specifiche si favorirà l’emersione del linguaggio all’interno delle interazioni quotidiane genitore-bambino.
Ricordate che: L’intervento precoce tra 24 e 30 mesi, riduce i rischi di avere un consolidato Disturbo Specifico di Linguaggio.
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