I Training di potenziamento cognitivo e neuromotorio sono degli specifici strumenti e attività che mirano a rafforzare sia le funzioni cognitive dominio- generali (memoria, attenzione, programmazione, linguaggio e ragionamento) sia gli aspetti dominio specifici strettamente correlati alle abilità scolastiche (lettura, scrittura, calcolo e comprensione) e/o alle abilità motorie.

Tali strumenti si basano sulle più recenti ricerche nel campo delle neuroscienze secondo cui l’età evolutiva è il periodo di vita in cui il cervello presenta maggiore plasticità cerebrale, cioè l’abilità di creare nuove connessioni cerebrali che comportano cambiamenti sia strutturali che funzionali all’interno del cervello, favorendo, se stimolate, netti miglioramenti qualora ci fossero delle capacità cognitive non ancora del tutto sviluppate.

Per tale ragione il Training deve possedere due importanti caratteristiche:

deve essere intensivo, cioè praticato con frequenza e deve essere costante per un certo periodo di tempo.

Si tratta di un vero e proprio percorso di “allenamento” intensivo e potenziamento delle funzioni cognitive, motorie e delle abilità di lettura, scrittura, comprensione e calcolo, attraverso esercitazioni e soprattutto mediante l’utilizzo di software riabilitativi di ultima generazione.

I training, sono calibrati in base all’età e al tipo di difficoltà e risorse emerse durante una fase iniziale di valutazione neuropsicologica.

Un trattamento di potenziamento è utile sia nel momento in cui si ha una diagnosi DSA (disturbo specifico dell’apprendimento) sia quando le difficoltà legate all’apprendimento non sono tali da porre una diagnosi di questo tipo ma hanno comunque ripercussioni sia sul rendimento scolastico sia su altri elementi della vita quotidiana.

In questi casi si parla di TRAINING COGNITIVO INTEGRATO ossia un ciclo di allenamento specifico che ha lo scopo di migliorare le performance nell’abilità stessa (lettura, scrittura calcolo) e in tutte le componenti che la sostengono:

per leggere, così come per scrivere correttamente o eseguire dei calcoli, bisogna anche possedere delle abilità “di base” (attenzione, memoria, capacità visuo-spaziali, linguaggio) che permettono al processo di lettura, scrittura o calcolo di realizzarsi meglio e con maggiori risultati.

I training inoltre vengono svolti quando il bambino presenta difficoltà attentive, di concentrazione o esecutivo/motorie (con o senza diagnosi di ADHD) al fine di allenare e potenziare tali capacità cognitive al fine di rendere il bambino sempre più autonomo nello svolgimento delle attività quotidiane (es. esecuzione compiti per casa, studiare, preparare lo zaino, organizzare gli strumenti necessari per svolgere un compito, programmare, svolgere uno sport, seguire la lezione ecc).

Si possono svolgere terapie individuali una o due volte alla settimana, in funzione degli obiettivi concordati con i terapisti.

I training possono venire svolti dai 6 anni in su con obiettivi diversi:

  • dai 6 agli 8 anni le attività saranno principalmente sotto forma di giochi e attività che vanno a potenziare le funzioni cognitive o quegli apprendimenti che sono deficitari.
  • Dai 9 anni in su invece si parlerà di un training di tipo metacognitivo volto a promuovere il monitoraggio dei propri processi cognitivi e l’attitudine a riflettere sul proprio operato attraverso l’interiorizzazione di un approccio attivo e costruttivo al compito (acquisizione di un metodo di studio e di strategie funzionali all’apprendimento).

Uno degli obiettivi del training con i ragazzi più grandi (medie e superiori) è il miglioramento dell’autoefficacia personale e della motivazione intrinseca all’apprendimento.

In ciò sta l’importanza di un training di potenziamento, in quanto il bambino/ragazzo ha la possibilità di imparare metodi alternativi che gli permettano di raggiungere comunque l’obiettivo prefissato, che sia esso di lettura, comprensione, calcolo oppure l’acquisizione di un metodo di studio.