ADHD nei Bambini e Adulti: Sintomi, Diagnosi e Terapie Efficaci

ADHD Bambini

SINTOMI ADHD: COME RICONOSCERLI?

“Il mio bambino non sta mai fermo, fatica a regolare le sue emozioni, è disordinato, passa da un gioco all’altro; le maestre mi dicono che è sempre distratto e “sulle nuvole”, che non ascolta e non rispetta le regole. Ha un problema?”

In questi bambini vi sono infatti dei comportamenti conseguenza di una struttura cognitiva specifica da conoscere e gestire sia da parte dei genitori che del bambino, e condotte “disturbanti” legate a dinamiche relazionali in famiglia e a scuola che possono essere estinte.

Vi sono bambini che hanno un sistema cognitivo specifico che rende il loro comportamento non funzionale a contesti strutturati e che richiedono tante risorse attentive.

In questi casi è possibile che si tratti di un Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) caratterizzato da una componente neuropsicologica (attenzione divisa e sostenuta, pianificazione, automonitoraggio, memoria di lavoro) e una componente emotiva-comportamentale (eccessiva motricità, impulsività emotiva).

In queste situazioni la nostra equipe allarga la prospettiva del “comportamento disattento e disregolato” come un problema da risolvere.

Che cos’è l’ADHD?

L’ADHD, Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività, è un disturbo del neurosviluppo che può persistere fino all’età adulta, per questo è definito un disturbo life-long.

I sintomi chiave dell’ADHD disturbo sono la disattenzione, l’iperattività e l’impulsività, presenti per almeno 6 mesi e comparsi prima dei sette anni di età.

I bambini con ADHD:

  • hanno difficoltà a completare qualsiasi attività che richieda concentrazione
  • sembrano non ascoltare nulla di quanto gli viene detto
  • sono eccessivamente vivaci
  • si distraggono molto facilmente
  • non riescono ad aspettare il proprio turno di parola, o durante i giochi strutturati

E’ importante sottolineare inoltre che i bambini che presentano i sintomi di ADHD possono manifestare serie difficoltà negli apprendimenti che rischiano di compromettere il raggiungimento degli obiettivi didattici.

ADHD: test e diagnosi

Trattandosi di un disturbo in cui sono presenti sia componenti cognitive/neuropsicologiche deficitarie (come ad esempio i processi attentivi), sia componenti emotive e comportamentali, la presa in carico da parte della nostra equipe sarà di tipo multimodale, calibrata attentamente a seconda del profilo di funzionamento psicologico e cognitivo emerso dopo:

il colloquio psicologico clinico con i genitori l’osservazione delle dinamiche familiari la valutazione cognitiva e comportamentale del bambino attraverso la somministrazione di test ADHD e batterie standardizzate.

Tale percorso iniziale di valutazione, osservazione e di individuazione dello stile cognitivo risulta di fondamentale importanza per la comprensione dei comportamenti del bambino in quanto l’iperattività e il disturbo d’attenzione non sono sinonimi di ADHD ma possono essere spiegati anche con altre cause.

DIAGNOSI ADHD: Come si interviene?

La terapia dell’ADHD è pensata all’interno di una presa in carico globale, in cui, oltre al bambino, possono essere coinvolti i genitori e gli insegnanti al fine di creare un contesto dove ogni bambino/ragazzo possa esprimere le sue potenzialità.

Per il bambino/ragazzo il progetto ri-abilitativo può comporsi di

  • Sedute di training specifiche per funzioni cognitive (memoria, attenzione, problem solving, pensiero logico) e/o specifiche per abilità di apprendimento deficitarie (training della lettura, scrittura o calcolo attraverso software riabilitativi)
  • Programma MOVE&COGNITION 
  • TRAINING DI NEUROMODULAZIONE
  • SEDUTE DI TUTORING che affianchino il bambino ad esempio durante l’esecuzione dei compiti o il ragazzo nell’acquisizione di un metodo di studio (tale percorso è possibile anche a domicilio attraverso modalità on line).
  • SUMMER SCHOOL: un centro estivo innovativo pensato anche per i bambini le cui problematiche attentive possono causare difficoltà scolastiche e di apprendimento.
  • DIDA-CARE: servizio dedicato alla consulenza specialistica con la scuola e gli insegnanti. La nostra impostazione predilige un’apertura allo scambio metodologico interdisciplinare, tra i settori educativo-didattico e riabilitativo.

Ai Genitori viene offerta la possibilità di trovare una consulenza ed un punto di riferimento per comprendere meglio il disturbo ADHD del proprio figlio e per individuare approcci educativi più adeguati anche attraverso interventi di parent-training/terapia familiare.

ADHD Adulti

L’ ADHD nell’ adulto è caratterizzato da disattenzione costante, impulsività eccessiva, disorganizzazione, sensazione di noia e insoddisfazione.

I clinici sono sempre più convinti che i sintomi dell’ADHD possano proseguire per l’intero ciclo di vita, dall’infanzia all’età adulta (Brown, 2000).

Secondo studi epidemiologici internazionali, l’ADHD colpisce tra il 3% ed il 4,5% della popolazione adulta.

Inoltre non soltanto una parte dei sintomi tipici del disturbo in età infantile tendono a riproporsi, ma nuovi tratti fanno la loro comparsa e vanno a caratterizzare l’ ADHD nell’ adulto, che risulta associata ad una costellazione variegata di problemi psico-sociali (Young, Toone e Tyson, 2003).

Che cos’è l’ADHD nell’adulto?

Il quadro clinico si caratterizza in una variegata serie di problematiche che limitano la maggioranza delle aree di vita delle persone con tale diagnosi.

Le caratteristiche che  si presentano generalmente nell’adulto sono:

  • disattenzione: distraibilità, scarsa capacità nel prestare e mantenere a lungo l’attenzione e nel portare a termine i compiti affidati, propensione ad evitare impegni che richiedono uno sforzo mentale protratto nel tempo, incapacità di mettere a fuoco la tematica principale, dimenticanze;
  • impulsività comportamentale e verbale: agitazione, difficoltà a stare seduto, fare le cose senza pensare alle conseguenze, non rispettare i turni di parola all’interno di un dialogo, essere logorroici;
  • disorganizzazione;
  • scarse capacità sociali;
  • sensazione di noia e difficoltà ad essere soddisfatti con lo svolgimento del proprio lavoro o di altri aspetti della vita quotidiana;
  • frustrazione immediata di fronte a circostanze di ritardo;
  • labilità emotiva.

In aggiunta a tali caratteristiche sintomatologiche è stato visto che se un individuo ha convissuto con l’ ADHD per la maggior parte della sua vita senza mai essere diagnosticato, potrà aver sviluppato altre forme di disagio psicologico.

L’analisi del quadro clinico appena descritto mette in evidenza la difficoltà nel riconoscere e diagnosticare l’ ADHD nell’adulto.

DIAGNOSI ADHD negli adulti

Sebbene il 25-30% degli adulti trattati con la farmacoterapia mostri un notevole miglioramento dei sintomi, il benessere psicologico non sempre migliora a causa di alcune capacità (skills) mai apprese.

Per l’adulto il progetto ri-abilitativo può comporsi di:

  • Psicoterapia
  • Percorso di psicoeducazione, in cui i pazienti sono aiutati a imparare a ottimizzare l’organizzazione del tempo e sviluppare le capacità organizzativi e a sviluppare abilità di problem solving.
  • Interventi per la regolazione emotiva e per aumentare le abilità sociali (Social Skill Training) in modo da migliorare le relazioni con gli altri (famiglia, amici, colleghi).
  • Training con i familiari, impostanti sia per gli adulti così come per i bambini. Chi vive con una persona affetta da ADHD va aiutato a capire e fronteggiare le situazioni che si creano quotidianamente per non subire ogni momento in modo stressante.
  • Sedute di training specifiche per funzioni cognitive (memoria, attenzione, problem solving, pensiero logico)
  • Programma  MOVE & COGNITION
  • TRAINING DI NEUROMODULAZIONE

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