29 Novembre 2021
“Active Aging”: percorsi di invecchiamento di successo- anno 2019.
Malgrado questi numeri, tuttavia, l’Italia “non è un Paese per anziani”, come emerso chiaramente dalla recente ricerca AUSER “Domiciliarità e residenzialità per l’invecchiamento attivo” (Auser 2017).
Gli oltre 13 milioni di anziani italiani stanno rivoluzionando il modo di vivere la terza e quarta età.
Il paradigma concreto di questa rivoluzione silenziosa, quotidiana, molecolare è la longevità attiva.
Il cuore di questa nuova visione della terza e quarta età è la vita di relazione che si configura non solo come la chiave della soddisfazione per la propria esistenza – il Censis (2015) ha rilevato che l’84,5% degli anziani valuta positivamente la propria vita -, ma anche come forma di prevenzione primaria rispetto all’insorgere di patologie, in particolare quelle indotte dalla solitudine o dal ricorso eccessivo e inappropriato a farmaci e prestazioni sanitarie.
Active aging prevede la realizzazione di interventi per anziani allo scopo di contrastare la solitudine e di promuovere la socializzazione e l’aggregazione.
In particolare verranno attivati:
- ATTIVITA’ DI INFORMAZIONE: Segretariato Sociale per aiutare le persone anziane a conoscere le risorse sociali disponibili nel territorio per affrontare particolari esigenze personali e familiari.
- PERCORSI IN BIBLIOTECA: si intende creare spazi culturali aggregativi ed opportunità di narrazione dì sé da offrire e condividere con la cittadinanza in occasioni determinate
- PERCORSI MUSEALI: gli incontri si concentreranno, in particolare, sul tema della memoria, quale “filo conduttore” di un’esperienza che punti all’attivo coinvolgimento dei fruitori anziani.
- FORMAZIONE DI VOLONTARI: si prevede l’attivazione di percorsi formativi per volontari dal titolo “La comunicazione nella relazione di vicinanza e di aiuto” per il sostegno nelle attività previste all’interno della progettualità.