Via C. Monteverdi, 2/AVicenza
SINTOMI ADHD: COME RICONOSCERLI?
“Il mio bambino non sta mai fermo, fatica a regolare le sue emozioni, è disordinato, passa da un gioco all’altro;
le maestre mi dicono che è sempre distratto e “sulle nuvole”, che non ascolta e non rispetta le regole. Ha un problema?”
In questi bambini vi sono infatti dei comportamenti conseguenza di una struttura cognitiva specifica da conoscere e gestire sia da parte dei genitori che del bambino, e condotte “disturbanti” legate a dinamiche relazionali in famiglia e a scuola che possono essere estinte.
Vi sono bambini che hanno un sistema cognitivo specifico che rende il loro comportamento non funzionale a contesti strutturati e che richiedono tante risorse attentive.
In questi casi è possibile che si tratti di un Disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) caratterizzato da una componente neuropsicologica (attenzione divisa e sostenuta, pianificazione, automonitoraggio, memoria di lavoro) e una componente emotiva-comportamentale (eccessiva motricità, impulsività emotiva).
In queste situazioni la nostra equipe allarga la prospettiva del “comportamento disattento e disregolato” come un problema da risolvere.
Che cos’è l’ADHD?
L’ADHD, Disturbo da Deficit dell’Attenzione e Iperattività, è un disturbo del neurosviluppo che può persistere fino all’età adulta, per questo è definito un disturbo life-long.
I sintomi chiave dell’ADHD disturbo sono la disattenzione, l’iperattività e l’impulsività, presenti per almeno 6 mesi e comparsi prima dei sette anni di età.
I bambini con ADHD:
E’ importante sottolineare inoltre che i bambini che presentano i sintomi di ADHD possono manifestare serie difficoltà negli apprendimenti che rischiano di compromettere il raggiungimento degli obiettivi didattici.
ADHD: test e diagnosi
Trattandosi di un disturbo in cui sono presenti sia componenti cognitive/neuropsicologiche deficitarie (come ad esempio i processi attentivi), sia componenti emotive e comportamentali, la presa in carico da parte della nostra equipe sarà di tipo multimodale, calibrata attentamente a seconda del profilo di funzionamento psicologico e cognitivo emerso dopo:
il colloquio psicologico clinico con i genitori l’osservazione delle dinamiche familiari la valutazione cognitiva e comportamentale del bambino attraverso la somministrazione di test ADHD e batterie standardizzate.
Tale percorso iniziale di valutazione, osservazione e di individuazione dello stile cognitivo risulta di fondamentale importanza per la comprensione dei comportamenti del bambino in quanto l’iperattività e il disturbo d’attenzione non sono sinonimi di ADHD ma possono essere spiegati anche con altre cause.
DIAGNOSI ADHD: Come si interviene?
La terapia dell’ADHD è pensata all’interno di una presa in carico globale, in cui, oltre al bambino, possono essere coinvolti i genitori e gli insegnanti al fine di creare un contesto dove ogni bambino/ragazzo possa esprimere le sue potenzialità.
Per il bambino/ragazzo il progetto ri-abilitativo può comporsi di
Ai Genitori viene offerta la possibilità di trovare una consulenza ed un punto di riferimento per comprendere meglio il disturbo ADHD del proprio figlio e per individuare approcci educativi più adeguati anche attraverso interventi di parent-training/terapia familiare.
Rindola: un nuovo approccio alla presa in carico del paziente e della sua famiglia
Casi di successo
Clienti soddisfatti
Consulenti esperti
Clicca qui a fianco per richiedere un appuntamento
Via C. Monteverdi, 2/AVicenza
© Centro Medico Rindola 2019 - Tutti i diritti riservati - P.Iva 03875730248