24 Marzo 2022
“Ho spesso mal di testa, sarà lo stress, saranno gli ormoni, sarà stanchezza…”
Non sottovalutare il mal di testa, rivolgiti al più presto ad un neurologo specializzato.
Sebbene la cefalea sia una condizione clinica molto frequente, non sempre è opportuno curarsela da sé.
Una visita specialistica è in grado di individuare i fattori che scatenano e/o aggravano gli attacchi, considerare l’adozione di alcune misure precauzionali (corretta igiene di vita, comportamenti da evitare) ed identificare un’idonea terapia sintomatica.
In Italia oltre 7 milioni di persone soffrono di mal di testa, che rappresenta una delle forme di dolore più diffuse nella popolazione.
Generalmente il mal di testa, il cui nome scientifico è cefalea, non è pericoloso e può essere curato con farmaci antidolorifici da banco e con semplici modifiche dello stile di vita come, ad esempio, riposare di più e bere liquidi a sufficienza.
Il mal di testa nei bambini (o cefalea, che dir si voglia) è un disturbo più diffuso di quanto si possa pensare; infatti, si stima che ne soffra almeno il 30% dei bambini in età scolare.
È, comunque, opportuno rivolgersi ad uno specilista quando i mal di testa non migliorano nonostante l’assunzione di antidolorifici, o sono talmente intensi e frequenti da impedire di svolgere le normali attività quotidiane o di recarsi al lavoro.
Ecco perchè il Centro Medico Rindola ha strutturato un Ambulatorio per le cefalee rivolto sia ad adulti che a bambini grazie alla collaborazione tra un neurologo, neuropsicologo e psicologo dell’età evolutiva.
Cefalea di tipo tensivo
La cefalea di tipo tensivo, conosciuta anche come cefalea di tipo muscolo-tensivo, è la forma più frequente di mal di testa, in genere definita come un “normale” mal di testa.
Si manifesta con un dolore persistente da ambedue i lati della testa, come se fosse compressa da una fascia molto stretta.
Il dolore è lieve o moderato e non compromette le attività quotidiane.
Normalmente, dura da 30 minuti a qualche ora ma, a volte, può durare diversi giorni.
Le cause della cefalea tensiva sono ancora poco chiare ma sembra esistere uno stretto legame tra la comparsa di un attacco e fattori come lo stress, la posizione scorretta, il digiuno e la disidratazione.
Di solito, può essere risolta con antidolorifici comuni, come il paracetamolo o l’ibuprofene.
Un valido aiuto consiste nel seguire uno stile di vita sano, basato su un ritmo sonno-veglia regolare, nella riduzione dei fattori di stress e in una buona idratazione del corpo.
Emicrania
L’emicrania è meno frequente della cefalea tensiva.
È caratterizzata da un dolore di tipo pulsante, di intensità moderata o grave che colpisce, generalmente, un solo lato della testa o la sua parte anteriore.
Può essere accompagnata da nausea, vomito ed eccessiva sensibilità alla luce e al rumore.
Rispetto alla cefalea tensiva è più disabilitante e può impedire lo svolgimento delle attività quotidiane.
In genere, dura un paio d’ore ma può costringere a letto anche per alcuni giorni.
È curata con successo con i comuni farmaci da banco ma, nelle forme più severe, possono essere necessari medicinali che richiedono la prescrizione del medico o una cura preventiva per ridurre l’intensità e la frequenza degli attacchi.
Cefalea a grappolo
La cefalea a grappolo è rara e si manifesta con un dolore lancinante e insopportabile, localizzato nella zona intorno all’occhio di un lato della testa.
Spesso è associata ad altri disturbi (sintomi), come lacrimazione o arrossamento dell’occhio e naso chiuso o che gocciola.
Le crisi tendono a presentarsi con regolarità, raggruppate in “grappoli”, da cui il nome, in determinati periodi dell’anno.
La durata delle crisi può andare da uno a due mesi.
Questo tipo di cefalea non risponde alla cura con i farmaci da banco, ma il medico curante può prescrivere farmaci specifici, in grado di attenuare il dolore o aiutare a prevenire ulteriori attacchi.
Cefalea da farmaci e da antidolorifici
Alcune cefalee possono rappresentare degli effetti indesiderati (effetti collaterali) di diversi tipi di farmaci impiegati, in genere, per la cura delle malattie che persistono nel tempo (croniche).
Esiste anche una forma di mal di testa provocata dall’uso eccessivo e prolungato di antidolorifici utilizzati per combattere il mal di testa.
Questo tipo di cefalea da antidolorifici può essere risolto soltanto sospendendone l’assunzione.
In genere, l’interruzione dei farmaci comporta un momentaneo peggioramento del dolore, destinato a scomparire progressivamente nell’arco di pochi giorni dalla sospensione.
Cefalea da ormoni
Nella donna il mal di testa è spesso provocato dalle variazioni ormonali legate alle mestruazioni.
Altri fattori scatenanti riconosciuti sono la pillola contraccettiva, la menopausa e la gravidanza.
Per ridurre i mal di testa associati al ciclo mestruale è sufficiente tenere sotto controllo lo stress, mantenere un ritmo sonno-veglia regolare e assicurarsi di non saltare mai i pasti.
Altre cause del mal di testa
Tra le cause più comuni del mal di testa si ricordano:
Il mal di testa non va sottovalutato se:
Per saperne di più: Cefalee eta adulta ed eta infantile
Non sottovalutare il mal di testa, rivolgiti al più presto ad un neurologo specializzato.
Sebbene la cefalea sia una condizione clinica molto frequente, non sempre è opportuno curarsela da sé.
Una visita specialistica è in grado di individuare i fattori che scatenano e/o aggravano gli attacchi, considerare l’adozione di alcune misure precauzionali (corretta igiene di vita, comportamenti da evitare) ed identificare un’idonea terapia sintomatica.
In Italia oltre 7 milioni di persone soffrono di mal di testa, che rappresenta una delle forme di dolore più diffuse nella popolazione.
Generalmente il mal di testa, il cui nome scientifico è cefalea, non è pericoloso e può essere curato con farmaci antidolorifici da banco e con semplici modifiche dello stile di vita come, ad esempio, riposare di più e bere liquidi a sufficienza.
Il mal di testa nei bambini (o cefalea, che dir si voglia) è un disturbo più diffuso di quanto si possa pensare; infatti, si stima che ne soffra almeno il 30% dei bambini in età scolare.
È, comunque, opportuno rivolgersi ad uno specilista quando i mal di testa non migliorano nonostante l’assunzione di antidolorifici, o sono talmente intensi e frequenti da impedire di svolgere le normali attività quotidiane o di recarsi al lavoro.
Ecco perchè il Centro Medico Rindola ha strutturato un Ambulatorio per le cefalee rivolto sia ad adulti che a bambini grazie alla collaborazione tra un neurologo, neuropsicologo e psicologo dell’età evolutiva.
Cefalea di tipo tensivo
La cefalea di tipo tensivo, conosciuta anche come cefalea di tipo muscolo-tensivo, è la forma più frequente di mal di testa, in genere definita come un “normale” mal di testa.
Si manifesta con un dolore persistente da ambedue i lati della testa, come se fosse compressa da una fascia molto stretta.
Il dolore è lieve o moderato e non compromette le attività quotidiane.
Normalmente, dura da 30 minuti a qualche ora ma, a volte, può durare diversi giorni.
Le cause della cefalea tensiva sono ancora poco chiare ma sembra esistere uno stretto legame tra la comparsa di un attacco e fattori come lo stress, la posizione scorretta, il digiuno e la disidratazione.
Di solito, può essere risolta con antidolorifici comuni, come il paracetamolo o l’ibuprofene.
Un valido aiuto consiste nel seguire uno stile di vita sano, basato su un ritmo sonno-veglia regolare, nella riduzione dei fattori di stress e in una buona idratazione del corpo.
Emicrania
L’emicrania è meno frequente della cefalea tensiva.
È caratterizzata da un dolore di tipo pulsante, di intensità moderata o grave che colpisce, generalmente, un solo lato della testa o la sua parte anteriore.
Può essere accompagnata da nausea, vomito ed eccessiva sensibilità alla luce e al rumore.
Rispetto alla cefalea tensiva è più disabilitante e può impedire lo svolgimento delle attività quotidiane.
In genere, dura un paio d’ore ma può costringere a letto anche per alcuni giorni.
È curata con successo con i comuni farmaci da banco ma, nelle forme più severe, possono essere necessari medicinali che richiedono la prescrizione del medico o una cura preventiva per ridurre l’intensità e la frequenza degli attacchi.
Cefalea a grappolo
La cefalea a grappolo è rara e si manifesta con un dolore lancinante e insopportabile, localizzato nella zona intorno all’occhio di un lato della testa.
Spesso è associata ad altri disturbi (sintomi), come lacrimazione o arrossamento dell’occhio e naso chiuso o che gocciola.
Le crisi tendono a presentarsi con regolarità, raggruppate in “grappoli”, da cui il nome, in determinati periodi dell’anno.
La durata delle crisi può andare da uno a due mesi.
Questo tipo di cefalea non risponde alla cura con i farmaci da banco, ma il medico curante può prescrivere farmaci specifici, in grado di attenuare il dolore o aiutare a prevenire ulteriori attacchi.
Cefalea da farmaci e da antidolorifici
Alcune cefalee possono rappresentare degli effetti indesiderati (effetti collaterali) di diversi tipi di farmaci impiegati, in genere, per la cura delle malattie che persistono nel tempo (croniche).
Esiste anche una forma di mal di testa provocata dall’uso eccessivo e prolungato di antidolorifici utilizzati per combattere il mal di testa.
Questo tipo di cefalea da antidolorifici può essere risolto soltanto sospendendone l’assunzione.
In genere, l’interruzione dei farmaci comporta un momentaneo peggioramento del dolore, destinato a scomparire progressivamente nell’arco di pochi giorni dalla sospensione.
Cefalea da ormoni
Nella donna il mal di testa è spesso provocato dalle variazioni ormonali legate alle mestruazioni.
Altri fattori scatenanti riconosciuti sono la pillola contraccettiva, la menopausa e la gravidanza.
Per ridurre i mal di testa associati al ciclo mestruale è sufficiente tenere sotto controllo lo stress, mantenere un ritmo sonno-veglia regolare e assicurarsi di non saltare mai i pasti.
Altre cause del mal di testa
Tra le cause più comuni del mal di testa si ricordano:
- assunzione di alcolici
- trauma cranico o commozione cerebrale
- raffreddore o influenza
- disordini dell’articolazione temporo-mandibolare che colpiscono i muscoli della masticazione
- avvelenamento da monossido di carbonio
- apnea notturna, un disturbo che provoca l’interruzione della respirazione durante il sonno
Il mal di testa non va sottovalutato se:
- si manifesta con un dolore improvviso e violento, molto più intenso di qualsiasi altro dolore provato in precedenza
- il dolore non scompare, anzi si aggrava con il passare del tempo, nonostante l’assunzione di antidolorifici
- si presenta in seguito ad un trauma cranico
- si accompagna a sintomi che fanno pensare a un danno cerebrale o a un problema a carico del sistema nervoso, come debolezza, difficoltà nell’articolare le parole, confusione, perdita della memoria e sonnolenza
- associato a febbre, irrigidimento del collo, eruzione cutanea, difficoltà della masticazione, problemi visivi, dolorosità del cuoio capelluto o arrossamento di un occhio accompagnato da dolore acuto
Per saperne di più: Cefalee eta adulta ed eta infantile
Posted in: RiabilitazioneTags: Psicologia