8 Novembre 2019

Quante volte vi sarà capitato di non trovare gli occhiali e poi accorgervi di averli in testa?

O di entrare in una stanza e non ricordare il motivo per cui ci siete andati?

Di voler dire un nome e di averlo sulla punta della lingua?

Questi sono solo alcuni esempi di comuni errori che il nostro cervello ci porta a compiere quando siamo sovrappensiero oppure quando siamo particolarmente stanchi o stressati.

Sono anche difficoltà normali che possono comparire con l’età, ma che un cervello sano sa gestire ed ovviare.

L’età è caratterizzata da cambiamenti, sia a livello fisico che cognitivo.

Capita, infatti, di essere più distratti, di avere delle dimenticanze, di avere una parola sulla punta della lingua… .

In alcune persone, però, tali difficoltà si presentano più frequentemente, suscitando anche fastidio e irritazione all’interno della famiglia. Sembra impossibile, infatti, che la persona sia così disattenta da non ricordare una cosa appena detta, o che le parole non vengano al punto tale da rendere difficile capirsi!

Purtroppo questi sono i primi segnali di un decadimento cognitivo. Ma cosa accade nel cervello di queste persone? 

Nelle persone con demenza gli episodi descritti sopra sono molto frequenti e mettono in seria difficoltà chi ne soffre: dimenticanze di dove sono gli oggetti (e l’accusa che qualcuno le abbia spostate), difficoltà nella memoria a breve termine (quindi un girare per casa in modo affannato), non riuscire a trovare le parole desiderate (tale da impedire una comunicazione efficace), scordare i passaggi per utilizzare un elettrodomestico (con il conseguente nervosismo e compito che poi non viene svolto), etc.

Tutti questi episodi inizialmente sono sporadici, ma poi sempre più frequenti e agli occhi di chi vive accanto a queste persone, possono apparire bizzarre, inspiegabili … a volte anche assurde!

Ma non dobbiamo dimenticare che siamo di fronte ad una patologia, quindi tali difficoltà sono riconducibili a precisi danni cerebrali.

Coloro che si occupano di indagare il funzionamento cerebrale sono i neuropsicologi, che attraverso un’accurata valutazione neuropsicologica (i test) individuando i punti di forza e di debolezza di un cervello, identificando così le aree ancora ben funzionanti e quelle invece danneggiate dalla malattia. 

Attraverso la valutazione, il neuropsicologo fornisce informazioni fondamentali al Neurologo (o Geriatra) in modo che possa effettuare una diagnosi, quindi stabilire la terapia farmacologica più adeguata per la persona.

Ma la stessa valutazione è fondamentale per la persona stessa e per chi gli vive accanto: il neuropsicologo, infatti, in base ai risultati può spiegare l’origine delle difficoltà, in modo che il caregiver le possa gestire (e magari anticipare), con una conseguente migliore qualità di vita per sé ed il proprio caro.

Non dimentichiamo, però, che demenza non equivale a totale incapacità!

Ogni fase presenta delle difficoltà, ma anche capacità ancora conservate, soprattutto nelle prime fasi di malattia.

Diventa quindi altrettanto importante (se non addirittura più importante) sapere che cosa la persona può ancora fare, in modo che tali abilità vengano mantenute il più a lungo possibile, favorendo una maggiore autonomia al malato ed un minor carico per chi lo assiste.   

Sappiamo anche che esistono vari tipi di demenza, quindi diventa fondamentale individuare le specifiche difficoltà non solo per gestirle, ma anche per sapere che cosa aspettarsi nell’evoluzione della malattia.

Il neuropsicologo, quindi, accompagna il caregiver durante tutto il percorso di malattia: periodiche valutazioni neuropsicologiche consentono di monitorare l’andamento della malattia, quindi di fornire costanti feedback su capacità e difficoltà, sulle cose in cui il caregiver si deve sostituire, o in cui deve mantenere una supervisione e su quelle invece in cui può stimolare il malato a “fare ancora”. 

Un’accurata valutazione neuropsicologica, quindi, è una parte indispensabile per formulare una diagnosi e poi, effettuata periodicamente, permette di monitorare la malattia e quindi di sapere come gestire l’attuale situazione e prepararsi al futuro.

Per usufruire del Servizio di Neuropsicologia (valutazioni neuropsicologiche e colloqui clinici con il neuropsicologo), contattaci allo 0444.023924.

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