12 Maggio 2020
In questo momento difficile spesso i genitori ci riferiscono difficoltà nel gestire il tempo in casa, nell’organizzare le giornate e nel recuperare delle routine con i propri figli.
Riguardo alla gestione dei compiti, la maggiore preoccupazione riguarda la famosa didattica a distanza, per cui i genitori si trovano in un batti baleno a fare da insegnanti ai propri bambini.
Per questo motivo, abbiamo pensato di condividere con voi genitori una breve guida con alcuni consigli per SOPRAVVIVVERE in questo periodo particolare per tutti noi.
I compiti a casa: e se ci fossero difficoltà di attenzione?
Svolgere i compiti, studiare, sintetizzare e schematizzare può essere una sfida piuttosto difficile per i bambini con difficoltà di attenzione. Studiare ecc significa infatti non solo memorizzare ma svolgere per esempio due compiti contemporaneamente (leggere, sottolineare e comprendere); organizzare il pomeriggio di studio significa non solo capire quali materie si hanno da svolgere per il giorno dopo ma anche con quali materiali devono realizzarli e molto altro…. Sempre se.. i compiti sono stati scritti sul diario!
Vediamo allora qualche pratico consiglio per vivere questo momento al meglio:
STIMOLARE UNA MOTIVAZIONE
Come per tutti i bambini, non solo per quelli che hanno difficoltà attentive, fare i compiti dovrebbe significare allenarsi a diventare sempre più autonomi e responsabili nei confronti della scuola e degli impegni presi.
In questo periodo poi in cui l’emergenza del coronavirus ha ridimensionato ritmi, tempi e modalità di svolgimento dei compiti appare utile chiedersi come genitori, perché è importante fare i compiti e magari condividere le vostre riflessioni con i bambini.
Provate a chiedere al vostro bambino perché secondo lui è importante fare i compiti… potreste fare anche insieme una lista di motivazioni da tenere vicino e da riguardare insieme.
Questo servirà al vostro bambino per introdurre in lui una prima motivazione sul perché facciamo i compiti e a darne un significato diverso dalla noia e dalla pesantezza.
TROVARE UNO SPAZIO
Pensate a voi stessi… se non aveste un ufficio o un vostro posto dove svolgere il vostro lavoro come vi sentireste? Soprattutto in questo periodo in cui i bambini passano molto tempo a casa con le lezioni on line o cartacee, è fondamentale trovare per loro uno spazio, una stanza (che sia sempre la stessa possibilmente) in cui possano predisporre il loro materiale in assoluta tranquillità.
In merito a questo fondamentale soprattutto per i bambini con difficoltà attentive è assicurarsi che il bambino metta sul banco, o sulla scrivania, solo il materiale che gli occorre per il tipo di compito specifico che sta per fare.
In questo lo dovete guidare voi (soprattutto se piccolino) e disporre due oggetti (matita e gomma, non tutto l’astuccio) e un libro (non tutti i libri della cartella); in tale modo eviterete che il bambino abbia ulteriori stimoli di distrazione.
FARE UNA LISTA DI PRIORITA’
Soprattutto in questo periodo i bambini sono sommersi di schede e di materiale da svolgere in tutte le materie… per un bambino con difficoltà attentive scegliere da dove iniziare può essere un’impresa ardua e che potrebbe sfociare in frustrazione.
Tagliate la testa al toro!
Senza incaponirvi con il bambino in un tira e molla senza senso fate voi una lista di materie e compiti (meglio sceglierne una al giorno) prioritari da scrivere su un foglio che il bambino può tenere a portata di mano e riguardare in ogni momento per vedere a che punto è arrivato.
Uno degli aspetti che spesso scoraggia i bambini (ed anche gli adulti) è guardare ai compiti da fare come una quantità vaga ed indefinita, riuscire invece ad identificare un passo alla volta, può essere molto più incoraggiante per entrambi!
Se avete tempo potreste anche tentare di fare una sotto-lista di passi da svolgere per eseguire quel dato compito (es. fase 1 leggi il testo, fase 2 prova a sintetizzarlo con poche parole fase 3 rispondi alle domande fase 4 rileggi e controlla).
In questo modo il bambino non avrà più l’impressione di affrontare il compito per tentativi ed errori senza un piano preciso, ma di agire come in modo ordinato e strategico proprio come un eroe in una missione speciale.
PAROLA D’ORDINE: VARIARE
Un altro utile consiglio è quello di variare per quanto possibile l’attività nel tempo.
Dal momento che predisponiamo un orario di inizio e fine, consentite all’interno di quel tempo delle pause (decidete voi il tempo), dei momenti in cui può alzarsi e sgranchirsi le gambe ecc. in modo da variare l’attività e consentire al cervello di fare uno stop e di ripartire dopo la pausa con una nuova concentrazione.
I bambini a questa modalità erano già abituati a scuola con le variazioni delle materie durante l’arco della giornata e le pause date dall’intervallo.
Ciò li aiuterà a mantenere un legame con i ritmi scolastici e faciliterà l’accettazione e l’esecuzione dei compiti da svolgere per casa con la vostra supervisione.
In questo modo sarete anche in grado di valutare i tempi previsti per l’esecuzione di un compito e confrontarli con la tenuta attentiva dei vostri figli e frammentarlo in sotto-compiti quando necessario.
E’ quindi importante che come genitori impariate a conoscere il sistema attentivo dei vostri figli, supportandoli nell’esecuzione e monitoraggio delle attività quotidiane e scolastiche. Seguirli nell’organizzazione dei compiti, nella gestione delle pause, verificare che abbiano compreso le consegne e fornir loro stimoli per riattivare la concentrazione farà si che i compiti vengano affrontati con spirito positivo, senza tensioni e conflitti.