29 Gennaio 2021

Se si riconoscono uno o più sintomi che leggete in queesto articolo non è detto che abbiate questi tipo di malattia.
Semplicemente, potrebbe essere una buona idea prenotare una visita medica specialistica.
Un parsona con una MAlattia di Parkinson diagnosticata allo stadio iniziale potrà beneficiare dei molti vantaggi della  terapia adeguata, mantenendo per molti anni un buon tenore di vita.
Gli studi hanno confermato il coinvolgimento non solo dei gangli della base (con una diminuzione nella produzione di dopamina), ma anche il ruolo svolto dall’ alfa- sinucleina.
Questa è una proteina che risulta “malpiegata” e così si formano i Corpi di Lewy i quali, accumulandosi nelle cellule nervose, vanno ad interferire con la ricaptazione dei neurotrasmettitori, interferendo quindi nella comunicazione tra i neuroni.
Tutto questo provoca una serie di sintomi, oltre a quelli già noti della malattia (tremore, movimenti lenti detta bradicinesia, tendenza a muoversi meno detta ipocinesia, problemi di postura e deambulazione e una parziale perdita di coordinazione).
Perdita del senso dell’olfatto – Questo è uno dei più strani, meno conosciuto, e, spesso, primo avviso del morbo di Parkinson, ma quasi sempre viene riconosciuto troppo tardi.
Insieme con la perdita dell’olfatto ci potrebbe essere la perdita del gusto, perché i due sensi si sovrappongono.
Disturbi del sonno – Il REM Behavior Disorder (RBD) è una parasonnia REM caratterizzata da movimenti bruschi, soprattutto di aggressione e difesa, sonniloquio o grida.
Altri sintomi riguardanti il sonno la sindrome delle gambe senza riposo (un formicolio alle gambe e la sensazione di doverle muovere) e l’apnea del sonno (l’improvviso arresto momentaneo della respirazione durante il sonno).
Problemi intestinali – Stitichezza e gas intestinale sono tra i più comuni .
Rigidità nell’espressione facciale – La perdita di dopamina può interessare i muscoli facciali, rendendoli rigidi e lenti, causando la conseguente caratteristica mancanza di espressione.
Dolore al collo persistente – Il dolore al collo sotto forma di formicolio, o malessere fisico che si avverte fino alla spalla e al braccio.
Scrittura lenta e faticosa – La bradicinesia, ovvero il rallentamento e la perdita di movimenti spontanei e di routine, rappresenta uno dei principali sintomi del Parkinson.
Spesso questa inizialmente si presenta con una difficoltà nello scrivere: la scrittura comincia a diventare più lenta e faticosa, la grafia appare molto filiforme e difficile da decifrare.
Difficoltà nel pronunciare le parole – Una voce che diventa flebile, difficoltà nel pronunciare le parole. Questi sono tutti sintomi precoci del Parkinson che dovrebbero allarmare.
Alcuni pazienti iniziano ad avere problemi ad aprire bene la bocca, rendendo il parlare più difficile da sentire e da capire.
Ridotto movimento delle braccia – Un’accentuata difficoltà nel movimento del braccio può essere un campanello d’allarme.
Non si riesce più a raggiungere un vaso sullo scaffale più alto o a giocare correttamente a tennis, ad esempio, perché il braccio non si estende correttamente.
Eccessiva sudorazione – Quando il Parkinson colpisce il sistema nervoso autonomo, lede la capacità di autoregolamentarsi del corpo, causando dei cambiamenti della pelle e delle ghiandole sudoripare.
Alcune persone si trovano a sudare in modo incontrollabile anche senza una ragione apparente.
Cambiamenti di umore e di personalità – Ansia e depressione possono rappresentare un primo segnale della malattia di Parkinson, in chi non le aveva mai sperimentate prima.
Alcune persone sperimentano anche dei mutamenti nelle loro abilità di pensiero, in particolare la concentrazione e le cosiddette “funzioni esecutive” che governano la progettazione e l’esecuzione di attività.
Il primo segno di declino è la perdita della capacità di multitasking: chi era in grado di i fare perfettamente tre o quattro attività nello stesso tempo, scoprono di dover fare una cosa alla volta.

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