18 Aprile 2020

Sarebbe opportuno a questo punto scrivere su un foglio di carta i propri pensieri, senza badare troppo alla forma e lasciandoli fluire liberamente e collegarsi gli uni agli altri in una sorta di libera associazione.

In psicoterapia lo scrivere i propri pensieri ci consente di praticare la DEFUSIONE, ovvero di staccare noi stessi dai nostri pensieri e in questo modo gestirli.

Fai questa prova!

PRENDI un foglio di carta. Ora scrivi una parola, una frase, un pensiero che senti molto presente nella tua testa. Bene ora metti il foglio il più vicino possibile alla punta del naso, alla minima distanza che ti consente di leggere quanto scritto e dimmi cosa riesci a percepire del tuo ambiente circostante?

Gran poco vero? I tuoi occhi sono focalizzati sulla scritta del foglio.
Ora distanzia il foglio stendendo il braccio fin tanto che sia ancora possibile leggere quanto scritto sopra.
Dimmi ora, cosa riesci a percepire del tuo ambiente circostante?
Qualcosa di più di prima vero?
Molto più di prima! Come vedi non abbiamo eliminato il foglio/pensiero, lo abbiamo semplicemente distanziato da noi stessi.
Prendere le distanze dai pensieri che ci rendono ansiosi è il primo passo per allargare la nostra veduta e accorgersi delle altre cose, più o meno importanti, che ci accadono ogni giorno.

A questo punto avete tutte le vostre idee su un foglio e il vostro cervello può leggerle e utilizzare le sue capacità critiche: riesco ad individuare le ‘parole sentinella’? è proprio vero che accadrà/non accadrà certamente quello che prevedo? Ho esperienza in altri contesti che le cose possano andare così come penso o anche diversamente?

Ci sono dei pensieri che non hanno nulla a che vedere con la situazione che devo affrontare, ma hanno a che fare con altre sfere della mia vita o con un’idea generale che ho di me?

“È così presuntuosa la previsione di una verità” canta Arisa.

E ancora

Se del futuro non c’è certezza, perché credi di sapere che andrà esattamente come pensi tu?

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