17 Marzo 2024

All’interno Centro Medico Rindola da oggi è presente la Specialità di Neuropsicomotricità dell’età evolutiva.
L’intento è quello di offrire una vasta gamma di servizi e un percorso progettato su misura alle esigenze del bambino per poterlo prendere in carico in maniera globale ed accompagnarlo nelle suoi bisogni evolutivi con competenza e una visione a 360°.
Il servizio di neuropsicomotricità è rivolto ai diversi disturbi neuroevolutivi infantili e alle difficoltà nelle varie aree dello sviluppo, fra cui:

  • ritardi psicomotori,
  • disturbi della coordinazione motoria,
  • disturbi dello spettro autistico.
  • disprassia,
  • ritardo mentale,
  • disturbi del comportamento e dell’autoregolazione,
  • minorazioni sensoriali (sordità, mutismo, disturbi visivi);
  • disturbi dell’attenzione e iperattività;
  • disturbi dell’apprendimento (dislessia, discalculia, disgrafia, disortografia);
  • sindromi genetiche,
  • disturbi precoci di comunicazione, relazione e organizzazione della personalità

L’intervento neuro psicomotorio copre una fascia di età molto estesa che va dalla prima infanzia all’adolescenza, ma esprime la sua massima efficacia nell’età precoce 0 – 3 anni e nell’età pediatrica 4 – 7 anni.
Il percorso neuropsicomotorio comprende una fase iniziale di valutazione in cui si andranno ad individuare punti di forza e debolezza del bambino e necessaria per pianificare il successivo intervento; la valutazione consiste nell’osservare il comportamento spontaneo del bambino all’interno di attività di gioco per valutare le competenze e le abilità presenti nelle diverse aree dello sviluppo come motricità, cognizione, comunicazione, relazione e comportamento.
La valutazione può essere completata utilizzando strumenti e test standardizzati caratteristici della professione.
La fase iniziale della valutazione permette inoltre di individuare gli obiettivi, le strategie e le modalità dell’intervento neuropsicomotorio, progettato in modo individualizzato e specifico per le esigenze di ogni bambino.
Qualora nel corso della valutazione emerga la necessità di eseguire ulteriore approfondimenti da parte dei diversi specialisti (Neuropsichiatra Infantile, Fisiatra, Psicologo, Logopedista, Ortottista), il Terapista segnala e spiega al paziente e alla famiglia la necessità di tali accertamenti.
L’intervento terapeutico del Terapista della Neuropsicomotricità (TNPEE) è indirizzato alle funzioni emergenti che si formano e trasformano nel corso dello sviluppo, ostacolato o rallentato dalla presenza di un disturbo neuromotorio, comunicativo-affettivo e neuropsicologico, all’interno di quadri clinici complessi ed eterogenei.
La caratteristica dell’intervento è rappresentata da un lavoro rivolto non tanto al deficit, ma all’integrazione delle competenze emergenti, incluse quelle atipiche e di compensazione.
Il percorso d’intervento neuropsicomotorio si propone di raggiungere i vari obbiettivi terapeutici a breve e lungo termine attraverso il gioco, che è l’ambiente primario di apprendimento del bambino.

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